venerdì 1 dicembre 2006

1 Dicembre: World AIDS Day



Inauguro questo mio blog con un post che non riguarda solo me, ma tutti noi giovani. Oggi è primo dicembre, e come tutti gli anni, in questo giorno, ricorre la giornata mondiale contro l'AIDS. Come tutti (?) ormai sappiamo l'AIDS (dall'inglese Acquired Immune-Deficiency Syndrome, cioè Sindrome da Immuno-Deficienza Acquisita) è una patologia causata dal virus HIV (ancora dall'inglese Human Immune-Deficiency Virus, cioè Virus Umano dell'Immuno-Deficienza) che colpisce il sistema immunitario e ne causa la defezione, nonché l'inefficienza a lungo andare, rendendo capaci malattie, come una pressocché banale polmonite, curabile nella maggior parte dei casi con antibiotici, di uccidere. Ho citato la polmonite perché è stata proprio quest'ultima, cagionata dall'AIDS, ad uccidere uno dei più grandi artisti mai esistiti, l'immortale Freddie Mercury, di cui tral'altro il 24 novembre è ricorso il quindicesimo anniversario della morte.
Qualche numero:
Nel corso del 2005 circa 4,1 milioni di persone in tutto il mondo sono state infettate dall'HIV, mentre 2,8 milioni sono morte per malattie causate dall'AIDS nello stesso anno. Circa 38,6 milioni di persone nel mondo convivono con il virus dell'HIV. (dal sito http://www.who.int/hiv/mediacentre/news60/en/index.html)

Cosa ci fanno capire queste cifre? Sicuramente, e la cosa è alquanto sconvolgente, che se da un lato le cure per i malati di AIDS hanno fatto passi da gigante nel garantire una sopravvivenza più lunga, e sopratutto meno dolorosa ai malati, ancora molti (troppi, considerando che il virus HIV è ormai conosciuto ai ricercatori e al mondo intero da circa un ventennio) sono i nuovi casi di infezione in tutto il mondo, anche nei così detti "paesi sviluppati". E la colpa di chi è? Per rispondere a questa domanda è necessario procedere per "territori"; ovvero....Se ci riferiamo ai Paesi del "primo mondo", è indubbio che la causa delle nuove infezioni è insita nell'ignoranza della gente che non capisce l'importanza di precauzioni, una fra tutte il PRESERVATIVO. Ma questo vale solo per i rapporti sessuali, dal momento che l'HIV è trasmissibile sia per via sessuale, che per vie parenterali, vale a dire trasfusioni di sangue e contatti con liquidi biologici infetti. Innumerevoli sono stati infatti i casi di trasmissione di HIV, ma anche di HCV (Epatite C) negli anni ottanta e novanta a causa di controlli totalmente assenti su sacche di sangue per trasfusione. Se invece ci spostiamo verso aree del globo meno sviluppate, sia economicamente che socialmente, la rete di cause che interagiscono tra di loro per far sì che sempre più gente contragga l'HIV si fa sempre più fitta e complessa. Un esempio su tutti è l'Africa, continente ricco ma sfruttato. Senza dubbio, in Africa, le principali cause di questo fenomeno sono: la cultura (usi e costumi) locale, che da sempre ha considerato il rapporto sessuale come atto di procreazione e prosecuzione della specie umana, e l'indigenza economica in cui versala stragrande maggioranza del paese. Un africano medio probabilmente può procurarsi a malapena il cibo per sopravvivere, figuriamoci se può permettersi di spendere soldi per acquistare preservativi.
Ma se andiamo un po' più a fondo nella questione precauzioni, ci accorgiamo che in realtà la Bestia Nera è un'altra: ilCristianesimo. Non voglio fare la figura dell'eretico, non credo di esserlo, ma cerco solo di essere obbiettivo nei giudizi. Perché il cristianesimo? perché la Chiesa, in realtà? Perché a mio avviso, e non solo, dovrebbe essere proprio la chiesa, che si è auto imposta guida dei popoli africani (e non), a insegnare a questi uomini cos'è la contraccezione, o meglio ad "autorizzarla", dal momento che in fondo i preservativi esistono anche in Africa. Invece la Chiesa è sempre stata riluttante verso questo tipo di discorso, non può permettersi di cedere su questo punto, che tra l'altro è uno dei capisaldi della religione Cristiana, insieme al matrimonio tra esseri eterosessuali. Vi immaginate la caduta di potere, il precipitare dell'influenza che la Chiesa avrebbe su questi popoli letteralmente sottomessi ad essa? Devastante. A questo punto è spontaneo chiedersi: è più giusto approvare l'uso del preservativo, quindi in sostanza autorizzare i rapporti sessuali pre e post matrimoniali con il solo scopo di AMARE l'altra persona, o è più giusto veder morire ogni anno milioni di persone per malattie sessualmente trasmettibili e facilmente decimabili grazie ad un semplice pezzo di gomma? Credo che la risposta sia scontata.
A questo punto chiudo il mio post con due ultime riflessioni:
1. ragazzi usate SEMPRE il preservativo, non fate i fighi del cazzo (battuta :P)
2.ho letto recentemente su internet che la Santa Sede sta approntanto un manuale sull'uso del preservativo, o qualcosa di simile. Appena pronto, questo manuale verrà esaminato dal Santo Padre che probabilmente ne autorizzerà la pubblicazione. Speriamo tanto in una presa di posizione radicale e fuori dai soliti dogmi ormai millenari.
Saluti a tutti!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

si, ma chi glie lo spiega a ratzi che il preservativo non si usa così?--->
http://img62.imageshack.us/img62/6559/ratzihb3.jpg

strategie ha detto...

lo capirà da sé. cosa ne pensi di ciò che ho scritto sul ruolo della chiesa in africa?

Anonimo ha detto...

...mi hai fatto pensare molto...
Condivido ciò che tu hai scritto, (non ho capito solo il passaggio riguardante la caduta di "potere") ma volevo aggiungere delle cose.
Scusa la forma ma vorrei essere il più chiaro possibile.
Non vorrei rovinare la sorpresa a nessuno, ma secondo me, la chiesa nel migliore dei casi, aprirà all'uso del preservativo limitandone l'utilizzo solo all'interno di coppie sposate nelle quali uno dei partner(s) sia affetto da Hiv.
Certamente già sarebbe un passo avanti rispetto allo stato di torpore nel quale la chiesa versa ormai da anni (ad eccezione della breve parentesi del pontificato di Giovanni Paolo I) ma sarebbe comunque solo una questione di "marketing della fede": pubblicità, come la visita alla moschea blu di oggi.
Perchè:
Ciò che tu auspichi per quanto riguarda i rapporti prematrimoniali,
(non ho i dati ma penso che siano essi ad influire in maniera più consistente alla diffusione del virus)
lo vedo quantomai lontano, visto che, se ci pensi bene mi pare anche abbastanza contraddittorio.
Dal punto di vista della chiesa sarebbe inutile permettere rapporti prematrimoniali protetti per evitare la diffusione dell'aids se il problema viene per così dire affrontato alle radici essendo tali rapporti incompatibili con la morale cattolica.
Mi riallaccio al tuo discorso per aggiungere un'ultima cosa (e concludo): tu parlavi di "potere" della chiesa in Africa.
Io lo definirei "rispetto".
La chiesa ha portato in villaggi sperduti dell'africa cibo, pozzi, scuole, e forse per me è li' che la chiesa dovrebbe riscoprire sè stessa e rinnovarsi.
Dato il radicamento che piano piano è riuscita ad ottenere nei paesi in via di sviluppo, se mettesse da parte per amore dell'uomo alcuni inutili retaggi dottrinali, potrebbe svolgere un ruolo davvero fondamentale nella diffusione di una cultura della prevenzione.

esplanade ha detto...

1. GIUSEPPE SEI BLASFEMO, NON SI SCHERZA CON I PRESERVATIVI.
2.LA SCIENZA DICE CHE TE LO DEVI METTERE IL PRESERVATIVO, LA CHIESA DICE IL CONTRARIO. PENSO CHE I GUAI PSICOLOGICI PIù GRAVI LI ABBIA UNO SCIENZIATO CATTOLICO, CHE NE PENSATE?

strategie ha detto...

..................................................

sarè ha detto...

mike ma l'hai letto il mio post: durex in vaticano"?
è sempre lo stesso discorso...

strategie ha detto...

si si, l'ho letto. non volevo togliertil'esclusiva; è solo che è una questione chemi fa incazzare come una jena!!!!!

sarè ha detto...

per carità.l'esclusiva!ci vuole ke si parli di qst cosa,anke a costo di ripetersi,,,perchè la chiesa non può dettare le stesse regole di 2 secoli fa oggi ke siamo nel 2006,sapendo benissimo ke è un'istituzione ke da sempre ha molti consensi nella popolazione,anke se ormai le loro verità sn strafritte!basta!

giullare malato d'amore ha detto...

La chiesa non e' contro l'uso del profilattico, ma contro l'uso dell'anticoncezionale.. Sono due concetti diversi legati allo stesso oggetto. In un coppia sposata, dove uno dei partner, o entrambi i partners sono sieropositivi, la chiesa da' la possibilita' dell'uso del profilattico. I metodi di prevenzione usati finora, possono andare bene in occidente e nemmeno visto che ultimamente l'incidenza di questa pandemia sta aumentando anche nei paesi "ricchi"; in Africa e in tutti i luoghi dove la mal nutrizione, l'igiene, la dis-informazione, spopolano le cose cambiano e sicuramente i nostri metodi da "cervelloni occidentali", non portano ad un bel niente. Come fai a dire ad un ragazzo che squotta nell'immondizia, usa il profilattico? Lui ti dirà: guarda dove vivo, guarda come vivo!
Esiste tutta la controinformazione all'AIDS che ci fa capire che probabilmente l'Aids potrebbe essere curata, ma come al solito non c'e' volonta'. Il vitus HIV da cui si sviluppa la malattia AIDS, non e' stato mai fotografato. I sintomi dell'AIDS comprendono 30 malattie, si capisce bene, che in Africa, essendoci corpi debilitati, a causa della non nutrizione e delle malattie come la malaria, la tubercolosi, la meningite, polmoniti ecccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc...si lascia facile accesso a tutte le malattie del sistema immunitario...

Vedo la soluzione in un'azione politica forte, capace di scardinare le politiche anti-uomo delle lobby farmaceutiche...ragazzi i paesi del Nord vogliono rendere eternamente dipendenti i PVS, per fare i porci comodi loro...

Rispondero' in seguito per il lavoro svolto dalla chiesa...
solo una cosa su cui meditare...

Ma in Africa non ci sono preti?
Si, e allora perche' i preti nostri ci restano per secoli?