sabato 5 maggio 2007

relatività...




Qualche tempo fa ero a lezione di psichiatria; la prima lezione. E come ad ogni prima lezione che si rispetti, il prof ha iniziato con un’introduzione didattica e storica della psichiatria,che ovviamente non sto qui a riportarvi; a un certo punto della lezione, il suddetto prof ci ha spiegato il concetto di normalità in psichiatria dicendo che "la normalità, nella psichiatria, si intende come un concetto statistico della norma". Lo so, non ci avete capito niente e neanche io ci avevo capito qualcosa all’inizio, fino a che il prof non si è esibito in una spiegazione tanto chiara quanto spiazzante, e che mi ha fatto pensare non poco; in sostanza ciò che in un certo luogo, in una certa cultura è normale, anche per la psichiatria , di quel luogo o appartenente a quella cultura, è normale. Per fare un esempio, se per un popolo X sentire le voci dei defunti che parlano dall’aldilà è normale, di buon auspicio, allora colui che sente queste voci non è da considerarsi pazzo, bensì del tutto normale, anzi addirittura una persona privilegiata, da rispettare. Per contro è ovvio che una cosa del genere in una società come la nostra, occidentale, ciò non può assolutamente essere tollerato e considerato normale, al contrario parliamo a quel punto di pazzia; la persona che accusa questi sintomi (è così che sentire le voci viene definito nell’ambito della psichiatria occidentale) è da curare, da seguire, da aiutare, in casi estremi da rinchiudere. Perché per tutti noi un fenomeno del genere è quantomeno ridicolo, ci fa sorridere; nessuna persona sana di mente andrebbe mai a dire in giro di sentire delle voci, dovunque esse provengano, proprio perché verrebbe deriso, additato, emarginato e noi tutti conosciamo esempi reali di questo tipo di persone; nel nostro piccolo paese ce ne sono stati più di uno. A questo punto la riflessione che facevo quel giorno a lezione era più o meno questa: ma allora anche il concetto di pazzia è relativo alla società in cui viviamo? E come facciamo a decidere che la nostra concezione di pazzia è più giusta di quella di altri popoli? E perché una persona che dice di sentire le voci in Italia va curata, mentre una persona che afferma lo stesso ma che vive in un paese X è più che normale e viene elevato al rango di persona privilegiata? Tutto ciò è a dir poco sconcertante.

20 commenti:

hewingmay ha detto...

anche io,però di più quando ero piccola sentivo le voci...un pò anche adesso. infatti ero una grandissima amica di calimero. lui mi confidava tutti i suoi segreti e le sue sensazioni,e io facevo altrettanto. no,cmq,apparte ciò,credo sia davvero un argomento interessante. tutto è relativo,tutto. io parto sempre da questo presupposto: io non sono nessuno per definire una qualsivoglia cosa "normale". e non dovrebbe farlo nessuna civiltà. dovremmo imparare la tolleranza.

sarè ha detto...

il tuo professore nn ha detto nulla di nuovo, ovviamente ad odontoiatria è insolito sentir parlare d argomenti simili ke in effetti coi denti,,,cosa c'entrano?
dal mio canto io credo ke ci sono due categorie di persone: quelle patologicamente normali e quelle normalmente patologiche, scegli, dove ti classifichi???

mariposa ha detto...

E come diceva Pirandello:"La pazzia è una forma di normalità"...

Anonimo ha detto...

io ad esempio non sono pazzo. se non ci credi, chiedi al folletto dello scolapasta.

Mauro ha detto...

la normalità è un folle pregiudizio come tutti gli altri...

esplanade ha detto...

normalità, pazzia, follia.
boh secondo me sono solo convenzioni.
sono le convenzioni che ci irretiscono.
non saremo mai liberi davvero.

VERTIGINE ha detto...

bhè cmq buono a sapersi...se mi giudicano pazza.....posso sempre trasferirmi!

Anonimo ha detto...

ciao miky,hai visto?..prima o poi!cmq concordo a pieno col tuo pensiero!!
-aboliamo la libertà di giudicare!-
difficile lo so! dros

Nicola Nista ha detto...

E in effetti è una cosa difficile non farsi scappare la parola normalità, però tra i commenti ho letto qualche accenno che mi sa un pò di falso perbenismo. Io credo che la tolleranza sia una delle cose che dobbiamo fare nostre, in assoluto, ma non dobbiamo dimenticare che ci sono delle cose che insomma, non sono tanti normali e si cerca di farle passare come tali, abolendo la parola "normalità" che oggi giorno è diventata un delitto da pronunciare tanto quanto la parola "razza".
A presto Michè, buon Studio

mariù ha detto...

Chi sono i folli?
“Noi normali siamo i folli”
perché non siamo più liberi di essere veramente noi stessi, di esprimere quello che veramente siamo.
“L’abito fa il monaco” è così che viene detto,e se a poco a poco ti cominci a svestire e a mostrarti per quello che sei e a non corrispondere a certi schemi, ecco che subentrano le parole come: folle, strano, fuori dal mondo…… . e questa è repressione, non è libertà .Allora mi domando, cos’è oggi la libertà? Che cosa ci facciamo noi in questo mondo?
Perché non riusciamo a liberarci di questa grande rete che ci lega?

Oscar Wilde scriveva: “lo scopo della vita è lo sviluppo del proprio io .Il completo sviluppo di se stessi- ecco la ragione d’essere di ognuno di noi”

strategie ha detto...

ciao dros e grazie di avermi scritto, a presto!

strategie ha detto...

maria sono perfettamnte daccordo con te, spesso essere se stessi ci porta ad essere sotto il tiro dei giudizi altrui che non sopportano il nostro modo di essere diversi, o la nostra normalità che loro non hanno il coraggio di mostrare.

esplanade ha detto...

grazie x avermi adottato.
che bello stare fra i bambù

Anonimo ha detto...

Ei tu!! ma fossi un panda!!!
no perchè se veramente sei un panda posso venire anche io nella
foresta dei bambù?

esplanade ha detto...

è un monolocale, non è che è un albergo...
se porti due ghiaccioli puoi venire a trovarmi, però nn puoi restare x più di 2 ore.
saluti pandifughi.

esplanade ha detto...

egoist

Anonimo ha detto...

Secondo me siete andati un po furoi tema perche pazzo non è un giudizio che gli psichiatri danno per convenzione a colui che si comporta in modo diverso anzi in realta la parola pazzo nelle S.P.D.C. (le strutture ospedaliere dove oggi vengono trattati coloro che soffrono di psicosi gravi)viene proprio abolita..nessuno di voi credo possa essere definito malato da uno psichiatra solo perche esce fuori dal gregge comportandosi in modo eccentrico o diverso dalla massa perche i soggetti trattati nelle strutture ospedaliere sono gli shizofrenici e i bipolari(maniaci depressivi) i primi hanno problemi di visioni soprattutto uditive e spesso anche visive quindi pericolosi perche spesso queste voci chiedono loro di fare male (nessuno di loro vede folletti buoni zompettanti in poche parole) mentre i bipolari soffrono di un grave disturbo della persona che li rende mesi dei veri e propri eroi pieni di se e agitatissimi e altri mesi invece li trovi seduti in un corridoio trasandati e sudici senza nemmeno la voglia di muoversi (lo so che in molti credono di sentirsi depressi a sprazzi ma non ha niente a che vedere con queste persone semmai gli alti e bassi di cui soffrono le persone "normali" possono rientrare nelle nevrosi che non sono patologie devestanti come le psicosi sopra elencate)un saluto a tutti da Mauro (un operatore socio sanitario che ha fatto tirocinio in una S.P.D.C. eheheh senno come caxxo facevo a sapere queste cose)

Anonimo ha detto...

ho riletto cosa ho scritti scusate l'errore "visioni uditive" ciao michele

Anonimo ha detto...

vabbè non è giornata eheh

strategie ha detto...

ciao mauro, la penso più o meno come te. a presto. ciao.